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Kaleela | Posted: 9/4/2014, 18:16
Il racconto di John William Polidori The Vampire, anticipatore del più famoso Dracula di Stoker, fu composto nel 1816, la stessa estate in cui fu composto il Frankenstein di Mary Shelley, sulle rive del lago di Ginevra, dove si trovarono a soggiornare, costretti al chiuso della loro dimora da due settimane di piogge torrenziali, anche Byron e Percy Bysshe Shelley. Fu in quell’occasione che decisero dapprima di leggere storie dell’orrore degli scrittori romantici tedeschi, e poi di cimentarsi a loro volta in racconti di questo genere. Nell’opera di Polidori, ventunenne segretario e compagno di viaggio di Lord Byron, il protagonista diventa l’incarnazione perfetta del «Byronic Type», assassino affascinante delle sue amanti. Apparso per la prima volta nell’aprile del 1819 sul New Monthly Magazine, il racconto di Polidori fu attribuito per un errore del direttore della rivista a Lord Byron e, per un ironico scherzo del destino, lo stesso Goethe giunse ad affermare che si trattava del migliore lavoro del poeta inglese. Abbandonato perché vecchio e noioso... ho una lista kilometrica di libri da leggere che mi piaceranno sicuramente di più, non posso perder tempo con libri che non mi appassionano. Poi magari lo riprenderò quando avrò almeno finito quelli che ho nella mia libreria...Anne Crawford, sorella del più famoso Francis Marion Crawford e di Mary Crawford, non perseguì una vera e propria carriera letteraria. Tuttavia, il suo racconto A Mistery of the Campagna, a lungo ignorato negli ambienti letterari inglesi e qui pubblicato per la prima volta in italiano, rappresenta uno dei più interessanti racconti di vampiri nella decade che precede il capolavoro di Stoker. Stessa sorte è capitata a Gattoterapia, che a parte poche pillole, pare scritto addirittura da una che di gatti non ne sa niente.
Questo libro non è una semplice galleria fotografica di gatti esemplari da ammirare: ogni immagine è un frammento di vita quotidiana 'rubata' e fissata sulla carta, fatta di gatti familiari - e per questo imprevedibili, esigenti, adorabili; ogni capitolo contiene le istruzioni per l'uso della terapia più benefica che potrete intraprendere. Il gatto infatti è maestro nell'arte di trasformare la solitudine in appagante privacy, l'egocentrismo in sollecita dedizione, la riservatezza in tenere coccole; agli umani distratti offre l'opportunità di prendersi cura di se stessi e di quanti li circondano, ai troppo occupati regala preziose ore di gioco, e dissipa le ansie dei preoccupati con una presenza discreta e confortante. |